E’ stato la rivelazione
dell’anno.
Si è svelato a tutti nella
sua totale trasparenza e intelligenza in veste di giudice ad X-Factor (vinto a
mani basse), spiazzando molti che partivano prevenuti nei suoi confronti, per
quell’aspetto un po’ rude e diffidente, accentuato dai tatuaggi.
Sto parlando di Fedez, che
con il suo nuovo album “Pop-Hoolista” ha sbancato tutti i negozi di dischi.
Un album diverso dai
precedenti che fa combaciare il classico stile rap con le nuove tendenze
electro-pop e dub che si stanno facendo spazio nel mercato discografico. I
contenuti invece, sono ben definiti, in quanto troviamo un’ amara, anche se pur
sempre ironica, critica verso la società odierna che ci circonda, popolata
dalla “Generazione boh”.
Tra abili giochi di parole
presenti sia nei testi che nei titoli, Fedez descrive tutto ciò che lo circonda,
non risparmiando niente e nessuno.
In “Account a te” si parla
dell’amore al tempo dei social (“ti guro solo tu mi fai provare certe emoticon”) “Bella addormentata nel Bronx” riflette sulla
figura delle ragazze oggetto, in “vivere in campagna pubblicitaria” c’è lo
specchio delle sponsorizzazioni; “Veleno per topic” delinea generalmente la
figura degli haters da tastiera, che si fa più specifica nei suoi confronti in
“Come no” (“ora io faccio la differenza e tu fai la differenziata); la chiesa è
presa di mira in “Cardinal chic” e i luoghi comuni sono analizzati in
“Stereo-tipi”.
In altre canzoni questi temi sono presi in
considerazione da una prospettiva differente, ad esempio in “Love cost” è
sempre l’amore a venire fuori ma è “un’ occasione per del sesso occasionale” o quello
di coppia in “Olivia Oil” (“Per l’anniversario quest’anno ci tatuiamo io
Braccio di Ferro e tu Olivia Oil”).
Interessante anche la nota
malinconica di “L’hai voluto tu”, in cui si rimpiange i tempi della non
popolarità.
Ma il punto cardine del
disco a mio avviso, sono le numerose collaborazioni. Impeccabile la scelta
delle voci femminili (Noemi, Francesca Michielin, Malika Ayane ed Elisa) che si
sposano perfettamente col suo flow, tra l’altro nettamente migliorato rispetto
agli inizi.
L’amara “Pop-Hoolista”
(con Elisa), prevalentemente caratterizzata da una chitarra classica, si
dimostra impegnata: “Non si esce dal buio sai, ma ci si passa dentro”- “Nelle
foto segnaletiche dei fuorilegge una volta c’era scritto WANTED, ora invece
sotto quelle foto ci trovi scritto VOTAMI”,
“Sirene” (con Malika) è più sperimentale.
Salta subito all’occhio la
pluripremiata “Magnifico” (4 volte platino) anche grazie al caratteristico
videoclip che ha spopolato sul web, ma soprattutto all’accoppiata vincente con
Francesca Michielin che, al fianco del rapper da il meglio.
Ma la vera perla a mio
avviso è “L’amore eternit”, in duetto con Noemi, che pur seguendo lo stile
abbastanza caratteristico di questi featuring si fa apprezzare grazie
all’impronta unica del graffio nella voce della cantante romana, non a caso
soprannominata leonessa.
Coinvolto anche un gruppo,
i “Boombadash”, per richiamare i classici suoni rap dei quartieri del sud
america con “M.I.A”
Immancabile, infine la
collaborazione con J-Ax, compagno di viaggio di Fedez nel validissimo progetto
di produzione discografica con letichetta New Topia, in “Viva l’iva”.
Che dire, “Pop-Hoolista” è
una freccia velenosa scagliata a tempo di musica al cuore della società
italiana, ma siamo sicuri che l’abbiano capito proprio tutti?
-Gian-
Ciao! Bella recensione!! Vi faccio i complimenti perchè scrivete tutti molto bene! Vi si legge volentieri!
RispondiEliminaChe dire, Fedez ha davvero sbancato...ho apprezzato molto i testi, non scontati, e le collaborazioni che arricchiscono molto l'album!! Riconosco che il successo è meritato, ha fatto un buon lavoro...però non riesco ad apprezzare fino in fondo lo stile di fedez...per il rap continuo a preferire J-ax
-Lolle
Non sono io l'autrice della recensione ma ti ringrazio per il tuo commento positivo su tutti noi :) -Nia-
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