domenica 19 luglio 2015

Biglietti Per Viaggi Limitati A Levante (2)

ABCDT tour, Monte Urano
18-07-15


È passato quasi un anno dal mio ultimo concerto di Levante, piano piano escono le date dell'ABCDT tour e la mia testa sbatte compulsivamente (si fa per dire Non sono così matta) al muro: tutte in mezzo alla settimana, tutte al nord o al sud e io che credevo di essere figa perché abito a Roma. .. Caput mundi, caput concerti! 
Poi la luce: Monte Urano!
Di Sabato!
Dove si trova Monte Urano?
 Nelle Marche!
Ah quindi Le Marche esistono davvero!
Ottimo si parte!
Io e Giulia arriviamo in tempo per le prove, la salutiamo e le diamo il regalino che abbiamo preparato con tanto amore. Lei è proprio stanca, 7 date in 7 giorni eppure non è IronMan!
Alle 23 e qualcosa inizia il concerto. Noi in prima fila, vicinissime ma lontanissime perché non vediamo un cavolo, le luci sono spastiche, il mio cervello impazzisce, mi sembra di stare in una di quelle palle appese ai soffitti in discoteca ma pur non vedendo nulla sento tutto.
Levante è una maledetta portatrice insana di emozioni!!! A "Finché morte non ci separi" scoppio a piangere senza preavviso.. Singhiozzo! Ho pensato di essere impazzita boh!
Passata la parte "drammatica", ci scateniamo... fin troppo e le testate tra me e Giulia sono inevitabili!
Di questo concerto mi resta un gran livido in fronte e la consapevolezza che Levante è il TOP!


 http://instagr.com/thesixsidesofthemusic                                                                                          
                                                                                                            -Nia-






domenica 21 giugno 2015

SUPEREROE

Ascoltiamo fiumi di canzoni italiane tutte uguali, con arrangiamenti spesso simili e scontati. In questo marasma ci sono sempre delle eccezioni, ma si contano davvero sulle dita di una mano. Poi basta scavare tra i giovani che vivono alla periferia discografica della musica italiana e scopri delle sorprese davvero formidabili, piene di talento e originalità che ovviamente non vengono considerate. Una di queste è Andrea Nardinocchi. Il suo precedente album, Il momento perfetto, mostrava già dei segni di grande innovazione nel minestrone musicale italiano, ma con questo secondo lavoro, Supereroe, si supera. Un uso intelligente dell’elettronica (a tratti viene da pensare ai suoni che costellano il sound internazionale), unito a testi intelligenti, originali e ben costruiti. Insomma uno di quei dischi da ascoltare con curiosità, senza pregiudizi e aspettative, per ritrovarsi alla fine tra le mani una piccola ma bellissima scoperta che meriterebbe sicuro molta più attenzione da parte della radio, rispetto a un Bianca Atzei tanto per citarne una. 



Il disco inizia con TI PORTO A BALLARE INTRO in cui possiamo subito notare le atmosfere elettroniche del disco, quasi entrando in un mondo virtuale di musica, circondati da parole che ora come ora non sembrano avere un senso preciso (tanto che il cantante passa dalle parole iniziali della canzone a dei versi modificati dai giochi elettronici, quasi a voler rappresentare quello che ascolteremo nel resto del disco, ovvero musica, parole ma soprattutto divertenti esperimenti e sfoghi artistici). Ma è solo la intro, infatti già nel secondo pezzo, SUPEREROE (che dà il titolo all’album) possiamo ascoltare parola per parola la descrizione di un Supereroe che in apparenza non sembra avere nessun superpotere se non l’amore stesso che si prova accanto alla persona che si ama. Da un supereroe passiamo a forse il pezzo più ‘figo’ (permettetemi questa libertà) del disco, COME MICHEAL JACKSON, in cui il cantante racconta il suo desiderio di diventare come il re del pop fin da quando era ragazzino. Divertenti e sorprendenti i vocalizzi del cantante, alternati a giochi elettronici. Fantastico! Il pezzo seguente è ulteriormente sperimentale fin dal titolo, HU HE, che dimostra quanto si possa parlare d’amore in una canzone anche senza seguire i soliti stereotipi. Più classica ma con un testo davvero romantico, è L’UNICA SEMPLICE, in cui si parla del desiderio e dell’ostinazione con cui si cerca di arrivare alla persona che si ama e che magari non ci ricambia. Riascoltandola più volte è possibile apprezzarne il testo oltre che il modernissimo vestito musicale. CORETTI A PALLA ha profumo di pezzo estivo: stima  assoluta per quando canta ‘mi dici cambia che tanto ci sono sempre i Modà’ (lo pensiamo tutti dai). Il cantante esprime la sua nostalgia per il Funky anni ’70, quello con i coretti a palla, e fa una velata critica all’ambiente della discoteca. Bella la parte finale in cui confessa di non essere andato ad X factor per mancanza di coraggio. Torniamo a ritmi più introspettivi e profondi in SOLI MAI, dimostrazione della grande versatilità di questo giovane ragazzo,che passa da pezzi leggeri e movimentati, ad altri più riflessivi e intensi come questo, in cui affronta la tematica della solitudine e dello stare insieme. Da ascoltare con attenzione per apprezzarne la sincerità. Proseguiamo su queste atmosfere in Q.K.V.(quello che voglio),canzone che esplode nel ritornello sia musicalmente che nel testo, in cui esprime il bisogno di vivere e di non cercare la propria vita ideale nel sogno. Ritmi lievemente psichedelici in EH NO, in cui il tema è l’amore sofferto e in dirittura di arrivo, con una bella metafora sul mare che accompagna tutto il brano, mentre in SPENSIERATI ENTRAMBI si ricorda con nostalgia qualcuno e si spera di potersi ritrovare. In COME SEI si esalta il fatto di essere unici e autentici per quello che si è, mentre il disco si conclude con GOOD BYE PARANOIA in cui canta il desiderio di superare le proprie paranoie e dell’importanza del sorridere che ci fa sentire meglio.

Nel complesso un ottimo lavoro per un giovane ragazzo che insegna a molti dei cantanti italiani quanto non serva girare il mondo per arricchire i proprio pezzi di musica elettronica. Un vero talento e una grande promessa per la musica italiana. Con gli auguri di poter ottenere la visibilità che merita.


Voto 7.5                                                                                                            -Cos-

mercoledì 17 giugno 2015

Biglietti Per Viaggi Limitati A Levante



ABCDT tour Bologna
16-06-2015

"Dall'abruzzo con furore arrivo con il trattore." Magari. Cioè magari avessi deciso di andare a Bologna con il trattore e non in treno... uscita di casa per raggiungere la stazione alle 12.30, sono arrivata a Bologna Centrale alle 19.00 tra treni soppressi, treni in ritardo e treni a vapore.
Allerta meteo: a Bologna c'è il diluvio universale. Ansia. Poco dopo ci pensa un post su facebook di Levante a rassicurarmi, concerto anche in caso di pioggia! Felicità.
Verso 20.30 raggiungo il luogo del concerto, location molto bella!
Panino. Birra. Lo so che non vi interessava, ora arriva la parte più interessante!
Alle 21 e 30 si inizia finalmente, cerco di posizionarmi più avanti possibile, ero un po' laterale ma comunque in ottima posizione.
Buio.
La sua voce in sottofondo recita:
"Credo fortemente in una sola felicità, quella dettata dall'amore verso se stessi. Imparare ad amare se stessi, rispettarsi, rispettare gli slanci impulsivi dettati dal battito del cuore, distanti dai labirinti cerebrali in cui siamo soliti perderci, è il primo passo verso il raggiungimento della felicità contro i più cinici che altro non sono che i codardi della vita, quelli che non hanno avuto il coraggio di alzarsi in piedi e gridare una volta per tutte 'voglio essere felice', contro chi ha cercato riparo nel buio perchè fuori la luce avrebbe smascherato le loro finte corazze, le maglie slabbrate dei loro cuori stanchi, senza avere mai avuto la forza di ricucirli cercando conforto nella durezza e negli sguardi di disgusto volti a chi ce l'ha fatta...avendo cura di sè. L'amore è l'unica cura. Abbi cura di te". 

Salgono tutti sul palco e via con lo spettacolo!
Primo pezzo ovviamente ABCDT.
Di Seguito vi riporto tutta la scaletta:
1 Abbi Cura Di Te
2 Tutti I Santi Giorni
3 Caruso Paskoski
4 Sbadiglio
5 Mi Amo
6 Finchè Morte Non ci Separi
7 Le Lacrime Non Macchiano
8 Pose Plastiche
9 Ciao Per Sempre
10 Contare Fino a Dieci
11 Duri Come Me
12Lasciami Andare

13 La Rivincita Dei Buoni
14 Alfonso
15 Biglietti Per Viaggi Illimitati

16 La Scatola Blu
17 Le Lacrime Non Macchiano (bis)


Il tempo vola in fretta tra un battito di mani, ritornelli cantati a squarciagola, balletti e salti vari. Il pubblico era molto numeroso oltre che caloroso! La stessa Levante ha detto che ogni anno a Bologna trova la sua "curva sud" ed è molto contenta di questo.
Lei è sempre una conferma, non avevo dubbi sulla sua energia e presenza scenica... mi trasmette sempre una grandissima carica, oltre che moltissime emozioni. Emozioni che vanno dalle più intense su "Finche Morte Non Ci Separi" alle più spensierate su "Pose plastiche" o "Alfonso".
I musicisti sono formidabili. Veramente bravi. Chitarrista in primis. Batterista bell ehm bravissimo :P Non sono da meno tastierista e bassista. Alti livelli, tutti.
Immancabile la chitarra di Levante su alcuni pezzi, la ringrazio soprattutto per "La Scatola Blu" io la adoro, temevo non la facesse, e invece...
Tantissima gente ad applaudirla e tantissima anche ad aspettarla sotto il palco a fine concerto. Sono riuscita a salutarla e a farle i complimenti, ah le ho anche fatto firmare l'EP "Le Feste Di Alfonso", autografo che non esiste più perché si è cancellato ahahah!
Ho fatto qualche foto e anche degli spezzoni di video che vi allego qui sotto.
Non so ancora a quale delle prossime tappe andró ma sicuramente qualcosa mi inventeró... Anzi ci inventeremo,io e la mia socia Nia. Alla prossima!
-Etta- 

                   

        https://www.youtube.com/watch?v=QrpdGaFlYLo

        https://www.youtube.com/watch?v=PP8JbmHvHM0

venerdì 5 giugno 2015

Dolcenera è... "FANTASTICA"

Da oggi è in rotazione radiofonica Fantastica il singolo che anticipa l'uscita del nuovo album di Dolcenera, atteso per settembre 2015.
La cantautrice ha presentato così il suo lavoro: "Fantastica è un brano che contamina gli strumenti classici con i suoni dei synth, calati, seppur nella forma “canzone”, in una struttura dance. La paura, rappresentata con la metafora della scintillazione delle stelle, l’apparente tremolio della luce delle stelle dovuto all'attraversamento dell’atmosfera, è superata dal solo pensiero d’amore per una persona e per il suo insegnamento a prendere la vita con un sorriso. Un pensiero che, nella sua semplicità, può ridare vigore e, nella magia dell’amore, può rendere ogni cosa Fantastica, mai scontata, ma unica e irripetibile."








Questa volta ha voluto proprio stupirci con un maxi singolo; un'edizione digitale contenente oltre la versione originale altre due tracce, una versione remix e una acustica dello stesso brano, tutte prodotte dall'artista.
Trovo che il brano sia molto valido anche se personalmente avrei preferito avesse lanciato la versione acustica, che trovo molto più convincente dell'originale.

Di seguito il testo di Fantastica

Si è risolto
in un semplice nulla di fatto la mia specie, è sempre più ipocrita e non ha logica ho guardato, la foto di un mio vecchio amico ormai perso, la prima ruga che ho sull'anima mi ha sorpreso, la fragilità della vita la sua stessa voglia di sorridere, di sorridere .

uooohh lo sai che quando penso a te
le stelle no non tremano
ma brillano di più 
uooohh lo sai che quando penso a te
qualsiasi cosa è per me
ogni cosa è così fantastica
uooohh lo sai che quando penso a te
le stelle no non tremano
ogni cosa è così fantastica.

Sono stanca
di tutte le brutte notizie
ma che ansia, la vita fa un giro e si rigenera
l’erba voglio, le stregonerie del mondo
non mi fanno smettere di sorridere, di sorridere.

uooohh lo sai che quando penso a te
le stelle no non tremano
ma brillano di più 
uooohh lo sai che quando penso a te
qualsiasi cosa è per me
ogni cosa è così fantastica
uooohh, uooohh, uooohh
lo sai che quando penso a te
le stelle no non tremano
e ogni cosa è così fantastica
lo sai che quando penso a te
le stelle no non tremano
e ogni cosa è così fantastica
è fantastica.


Qui il link spotify per ascoltare il singolo.

sabato 16 maggio 2015

ABBI CURA DI TE

“Credo fortemente in una sola felicità, quella dettata dall’amore verso se stessi”

E’ questa la frase iniziale del booklet del nuovo lavoro discografico di Levante “Abbi cura di te” e forse vi è racchiuso il motivo per cui dalla prima volta che l’ho ascoltato mi sento come intrappolata dentro, perché io mi amo e mi commuove la consapevolezza che un’artista sia riuscita a mettere in musica il lungo e tortuoso cammino che porta alla felicità.





L’album inizia con Le lacrime non macchiano , un lungo e danzante fiume di parole autobiografiche che narrano di come la cantautrice abbia raggiunto la sua felicità in amore, perché come lei stessa canta “le lacrime non macchiano, non se ne accorgerà nessuno che ho pianto come un cane per averti”;  la sofferenza non lascia tracce sul viso, si può raccontare ma non si può mostrare.

Ciao per sempre è il singolo che ha anticipato l’album. Ne avevamo già parlato, lo avevamo già amato.

Abbi cura di te è una carezza, musica e parole ti avvolgono e non rimane che ascoltare in silenzio e poi amarsi.

L’amore ha tante sfaccettature, tutte belle, tutte diverse e in Caruso Pascoski Levante descrive quello puro, semplice e ingenuo di quando si è bambini.

“Dimmi quanti anni hai, quante lettere ha il tuo nome, io so fare la ruota”.

Siete pronti per un viaggio nel tempo? Allora ascoltate La rivincita dei buoni e vi sembrerà di vivere negli anni ’50,  equipaggiati dell’armatura migliore pronti a conquistare la vostra felicità, perché si sa, per averla bisogna combattere a denti stetti.

Contare fino a dieci mi fa muovere i piedi con il suo ritmo folk mentre ascolto Levante quasi urlare che non vuole più sprecare il tempo a fare cose che non la rendono felice.

“Non voglio più buttarmi via e spaccarmi il cuore con la testa, costa!”

Con Tutti i santi giorni ecco che torna a far capolino la Levante rock che avevamo conosciuto in Manuale Distruzione, la grinta c’è e anche la determinazione nel voler prendere quello che si desidera!

Finché morte non ci separi è la canzone più commovente che io abbia mai ascoltato.
La voce di Levante è dolcissima, delicata, come a voler entrare in punta di piedi nella storia d’amore tra suo padre e sua madre ed è proprio con quest’ultima che ha deciso di condividere il brano. La voce della madre si insinua nella storia come un’equilibrista su una fune che sembra spezzarsi, ma non si spezza, e l’equilibrista porta il brano in salvo, fino ad un finale forte, struggente. La amo!

Lasciami andare è la candidata perfetta per il premio “canzone più cazzuta dell’anno” . Strizza l’occhio all'elettronica  senza perdere l’intensità del cantautorato perché, anche se nelle ultime interviste che ho ascoltato hai detto che preferisci definirti pop cara Claudia, tu sei LA cantautrice degli anni ’10!

Mi amo chiude il cerchio; la felicità è stata conquistata e sarebbe da stupidi farsela portar via.

“Finchè avrò le forze non lascerò che entrino i ladri a rubarmi l’amore”.

Levante ha un problema con i party, non ne ha mai fatto mistero e lo sottolinea in Pose plastiche. Provate a non muovere il bacino mentre la ascoltate se ci riuscite!

L’album si conclude con Biglietti per viaggi illimitati. Non mi sento in grado di parlarvi di questo brano, a volte anche se un’emozione non si comprende  ne si è  comunque sovrastati e questo è il mio caso.

" e dentro di me c'è una musica che fa..."

Vorrei aggiungere un sacco di cose, vorrei darvi mille motivi per acquistare il disco ma non sono una venditrice, sono un’amante! Le amanti amano sempre qualcosa e in questo momento io amo Abbi cura di te.
Buona musica!

-Nia-




giovedì 9 aprile 2015

1995

Inizio l’ascolto di questo disco non senza qualche curiosità nei confronti di un ragazzo che a quasi vent’anni può vantare alle spalle una vittoria ad X factor,  già un doppio disco di platino per il singolo cantato al talent (“The reason why”) e una buona partecipazione all’ultimo festival di Sanremo (si è classificato decimo ma sta ottenendo un buonissimo successo con il singolo “Siamo uguali”). Fin dalla prima canzone, “The rest”, trovo conferma nella mia idea che sia sicuramente una buona promessa nella scrittura e negli arrangiamenti (curati per la maggior parte entrambi da lui nell’intero disco)ma che allo stesso tempo non possegga quel fattore musicale in più in grado di conquistarmi del tutto. Lo stile è quasi del tutto ispirato al mondo soul-pop acustico di Ed Sheeran e James Morrison, strizzando l’occhio in alcuni casi a Paolo Nutini. Intenerisce la giovane profondità del testo de ‘La nostra vita è oggi’ e ‘Distante’, mentre divertono e sono del tutto piacevoli i ritmi freschi di ‘Siamo uguali’, ‘Best of me’ e ‘# fuori c’è il sole’ (quest’ultimo probabile tormentone estivo). All’interno del disco, che mostra avere una struttura piuttosto omogenea tra brani in italiano e in inglese, troviamo anche una bella cover di ‘Dangerous’ di David Guetta, reinterpretata in chiave pop acustic in cui il ragazzo dimostra sicuramente di sentirsi più a suo agio, rispetto a brani come ‘Close my eyes’ in cui ne esce bene ma comunque non pienamente a fuoco. Ci sono poi brani più legati alla struttura del suo primo successo ‘The reason why’, come ‘Da sempre’ e ‘Homeland’.
Ottima e sorprendente la prova finale con ‘Who am I?’ in cui la sua voce viene accompagnata da un’orchestra in un brano perfetto per chiudere un album che è fresco, giovane, proprio come il suo autore, una buona prima prova che però andrà confermata in seguito anche per dare più solidità al talento artistico di Lorenzo, magari uscendo dal campo del soul-pop acustic che domina l’album per spostarsi verso ritmi ancora più soul ed r’n’ b.
VOTO: 6++
                                                                                                                                    -Cos-




Di seguito la recensione dei brani uno ad uno:

THE REST: una bella love ballad con un ritmo che coinvolge e ha un sapore molto internazionale non solo per il testo in inglese. Ascoltandola è impossibile non ricollegarlo a Ed Sheeran.

LA NOSTRA VITA E’ OGGI: un testo d’amore per la vita scritto da un ragazzo giovane e quindi indirizzato sicuro verso un pubblico più giovane. Il ragazzo dimostra di avere una buona capacità di scrittura oltre che interpretativa. ‘La nostra vita oggi è come sabbia tra le mani, è come me e te che non siamo eterni’.

SIAMO UGUALI: è la volta del pezzo sanremese che ha conquistato le radio. Arrangiamento moderno (costellato di archi), testo a tratti semplice ma accattivante con espressioni che rimangono in testa e incuriosiscono (“ e siamo vicini ma lontani e troppi tentativi vani”, “e forse capirai quanto vali, potrei darti il mondo”, “ti dirò siamo uguali come vedi perché senza piedistalli non riusciamo a stare in piedi”). Piacevole.

BEST OF ME: torniamo all’inglese in cui Lorenzo dimostra di sapersela cavare alla grande, tanto che arrivo quasi a preferirlo più in inglese che in italiano. Il pezzo è orecchiabile, testo anche qui non articolatissimo ma da un ragazzo di neanche vent’anni non è scontato. Arrangiamento molto ben costruito (c’è da dire che riascoltandolo più volte, l’intero album è molto piacevole e scorrevole proprio grazie alla cura di questi arrangiamenti).

DA SEMPRE: altra love ballad. Parla dell’amore giovane (ma non necessariamente), ‘siamo io e te, noi come il sole a dicembre’ canta, ‘siamo io e te ed è come fosse da sempre’. Banale direte voi? Forse si, ma il resto del testo della canzone mi ha fatto percepire la capacità di Fragola di mettere in canzone delle immagini quotidiane in maniera del tutto spontanea e naturale, che se maturata e sviluppata meglio in futuro potrebbe davvero sorprendere .

THE REASON WHY: il pezzo che gli è valso il doppio platino (oltre 60mila copie vendute) e la vittoria a X factor. È il manifesto dello stile Fragola: testi semplici, freschi, diretti e arrangiamenti pop e che è difficile che passino inosservati. Fall in love you and I, Can't afford to waste our time, sun is up in the sky and we don't even know the reason why”.

#FUORI C’E’ IL SOLE: sicuro singolo estivo e probabile anche tormentone. Testo che parla d’estate e rimanda un sacco di immagini che sicuramente abbiamo vissuto almeno una volta nella vita tutti quanti, il tutto condito da linguaggi da social network. ‘la distanza a volte è solo un clichè, ma la mia barca segue il vento e non la rotta ma se tu vuoi puoi seguire me’.
DANGEROUS: una piacevole sorpresa di questo disco ovvero la cover di un pezzo di David Guetta, che Fragola smonta e fa del tutto suo, spogliandolo dei ritmi dance-pop che lo hanno portato al successo e vestendolo di un semplice mantello acustico che gli rende comunque giustizia. Anche qui il paragone con Sheeran è inevitabile.

DISTANTE: altro momento love ballad, uno dei pezzi a mio parere più belli del disco, che ammetto mi sono ritrovato a canticchiare per qualche giorno. Certo queste ballad non sono nulla di innovativo o struggente ma ne apprezzo la sincerità e la freschezza (parola che spesso ripeto parlando di questo disco ma è il vero filo conduttore di questo lavoro).

HOMELAND: brano che mi ha rimandato a tratti a Morrison e in altri a Nutini, di cui però mi manca il timbro. Fragola la canta bene ma a mio parere la appiattisce, un timbro graffiato l’avrebbe valorizzata di più. Ma comunque piacevole.

CLOSE MY EYES: il brano che meno mi ha convinto di questo disco. Gli arrangiamenti elettrodance non sono nelle corde di Fragola quindi li eviterei assolutamente in futuro. Anche il testo, banalotto.

RESTA DOVE SEI: canzone d’amore che parla dell’anima gemella che esiste da qualche parte ma anche se non l’ha mai vista lui la saprà riconoscere (la mia probabilmente si è già suicidata). Anche qui a rendere meno banale il pezzo è un arrangiamento che esplode all’inciso. Ritroviamo nell’arrangiamento i battiti di mano che caratterizzano più della metà degli arrangiamenti di questo disco.


WHO AM I?: la ciliegina (o sarebbe meglio dire in questo caso la Fragola?) sulla torta di questo album. Il brano che preferisco in assoluto, il Fragola che preferisco, quello che mi fa pensare a Nutini che canta una colonna sonora per un nuovo film di 007 (l’arrangiamento orchestrale ricorda molto vagamente Skyfall). Ti fa subito sperare in un prossimo disco tutto indirizzato in questa direzione. E se così fosse non vedo già l’ora di ascoltarlo. 

martedì 31 marzo 2015

BUON VIAGGIO




È passato meno di un'anno dall'uscita di "Logico", ultimo album di Cesare Cremonini che ha riscosso molto successo, ed il cantautore è già tornato sulla scena musicale con un nuovo  progetto.
Ha infatti annunciato un nuovo album in uscita a fine maggio 2015; ad anticiparlo il singolo "Buon Viaggio (Share the love)" pubblicato il 27 marzo, che Cremonini si regala e regala ai fan nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno.
Un brano spensierato e fresco, in pieno stile Cremoni, molto radiofonico e che diventerà senza dubbio la colonna sonora dell'estate.  Il testo lascia spazio all'immaginazione e ci fa sognare, con un messaggio di fondo che però non risulta banale o superficiale, come apparentemente può sembrare, dato il tema ormai scontato del viaggio.
A proposito di questo pezzo scrive:
"Eccoci qua. Una canzone. Come si scrive una canzone? E perché la si scrive? Bene, oggi è il giorno giusto per dirlo. Perché ne sta per nascere una davvero speciale per me. Forse persino più speciale di Logico e de Il comico, che pur avevano e hanno un posto prediletto nel mio cuore. Ma ‪#‎BuonViaggio(ShareTheLove) o più semplicemente #BuonViaggio è una canzone nata in modo ancora più spontaneo, forse. È uscita dall'ultimissima penna che ho voluto provare, con la voglia di lasciare al passato tutti, ma dico tutti, i noiosi. I giorni. Le parole. E le persone. È una canzone che parla di te, non di chi è al tuo fianco. E parla di amare, non di amore. Di vivere, e non di vita. Come diceva quella canzone? Il mio amore non sa giudicare, è troppo libera per farlo. Semplicemente."
Torneremo sicuramente a parlare di quest'artista e nell'attesa di ascoltare il nuovo album lasciamoci augurare "Buon Viaggio" da Cesare ;) 
Buon viaggio
Che sia un'andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L'incanto sarà godersi un po' la strada
Amore mio comunque vada
Fai le valigie
E chiudi le luci di casa
Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Non c'è niente di più vero
Di un miraggio
E per quanta strada ancora c'è da fare
Amerai il finale
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Chi ha detto
Che tutto quello che cerchiamo
Non è sul palmo di una mano
E che le stelle puoi guardarle
Solo da lontano
Ti aspetto
Dove la mia città scompare
E l'orizzonte è verticale
Ma nelle foto hai gli occhi rossi
E vieni male
Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che sei ci pensi siamo solo di passaggio
E per quanta strada ancora c'è da fare
Amerai il finale
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In fondo è solo un mare di parole
E come un pesce puoi nuotare solamente
Quando le onde sono buone
E per quanto sia difficile spiegare
Non è importante dove
Conta solamente andare
Comunque vada
Per quanta strada ancora c'è da fare
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Buon viaggio
Che sia un'andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
E siamo solo di passaggio
Voglio godermi solo un po' la strada
Amore mio comunque vada
Buon viaggio
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                                             -Etta-