lunedì 23 febbraio 2015

FENOMENOLOGIA DE "IL VOLO"



Nella presentazione del nostro blog abbiamo scritto che avremmo parlato solo della musica che ci piace ma non possiamo non spendere due parole per i vincitori del Festival di Sanremo 2015.
Confesso di avere una dipendenza da Festival; la settimana della gara divento una macchina da guerra e nulla mi sfugge di quel che succede su quel palco ma quando ho ascoltato i nomi dei partecipanti il mio cervello si è riempito di un unico ed enorme punto interrogativo: “CHI E’ IL VOLO?”
A quanto pare Il Volo non è una sola persona bensì 3, un po’ come la Trinità, uno e trino. Che sia questo il motivo per il quale molti li osannano come fossero divinità? Che poi… molti chi? Io sono ancora curiosa di capire quale sia il loro target di ascoltatori. Hanno vinto Sanremo quindi qualcuno avrà pur votato questi  tre simpatici (?) ragazzi.
Ma ritornando alla loro identità, cercando su internet (leggesi wikipedia) ho scoperto che il gruppo è formato da due tenori e un baritono con età media di 22 anni. Si sono fatti conoscere partecipando, diversi acne..pardon…anni fa, ad un talent musicale per bambini su RAI1.
Mentre l’Italia continuava ignara a farsi del male ascoltando Modà e parenti affini, i nostri tre giovani eroi volavano alla conquista dell’America dove tra una  “O’ sole mio” e una  “Caruso” regalavano agli italo-americani l’illusione di “tornare a Surriento”.
Ma veniamo ai giorni nostri. Nel 2015, inspiegabilmente,  i nostri eroi decidono di ritornare in patria e con tattiche ninja e una canzone da soap opera argentina incantano il pubblico italiano conquistando la vittoria all’Ariston.
Ora, raccontato così, è tutto molto romantico ma l’incanto si spezza appena prendo il loro EP tra le mie mani (scherzo, non l’ho comprato, ho usato spotify). Sei cover, o reinterpretazioni, e il singolo galeotto vincitore del Festival: Grande amore.
Premetto che non sono un’esperta di musica lirica ma qui di lirico io ci vedo ben poco. Il disco mi sembra un piccolo calderone in cui sono mischiati pop, simil lirico e un po’ di Napoli che per i nostalgici non guasta mai.
Una sola domanda mi sorge spontanea: “avevamo davvero bisogno di questo progetto musicale?”

Forse si, o forse no… ai posteri l’ardua sentenza!

-Nia-

5 commenti:

  1. ...la citazione sulle soap te l'ho ispirata io ;-)
    Ciao Nia, che ogni roba brutta spazza via :D

    RispondiElimina
  2. Grazie a loro ho scoperto meravigliose canzoni del passato ( italiane, ma anche tante straniere) destinate, altrimenti, a rimanere nel dimenticatoio.
    Ho imparato ad apprezzare un genere che prima "non conoscevo" e che ora mi affascina enormemente, più delle commercialate che ci propinano quotidianamente che, per me, hanno perso molto "sapore". Lirica,pop-lirica, opera...Va bene così. Mi piacciono. Punto.
    Le loro voci sono sicuramente un dono naturale, ma dietro vi è anche il frutto di studio e sacrificio: non derivano da un computer, ma da un lavoro costante dietro.
    Li ammiro, perché molti puntano superficialmente il dito contro di loro e, nonostante questo, trovano la forza di continuare a "crederci", dando sempre il massimo.
    Auspico in un futuro pieno di nuove canzoni, fatte da loro, e anche di cover di canzoni che meritano di essere riscoperte.

    Ti chiedi, infine, se "avevamo davvero bisogno di questo progetto musicale"?
    I gusti musicali non sono oggettivi ed appartengono ad ognuno di noi.
    Io sono molto contenta di aver avuto modo di scoprire questo genere musicale e queste belle voci e, quindi, certamente, la mia risposta è positiva.
    Magari l'autore di questo articolo non sarà dello stesso avviso.., magari gradisce una musica di tutt'altro genere.., ebbene, io dico solo questo:
    ognuno ha le sue preferenze in fatto di musica, altrimenti non esisterebbero così tanti generi musicali, no? Il punto è NON disprezzare o sminuire i gusti altrui, giacché, grazie al cielo, siamo tutti diversi e, ognuno di noi, ha diritto ad ascoltare quello che vuole, senza dover essere calpestati da pseudo-critici dalla vena ironica ( non mi riferisco a questo articolo specifico, ma in generale).
    Hanno vinto SanRemo? Sì, così pare...e come dice lei, qualcuno, evidentemente, li avrà votati. Hanno anche cantato con artisti di un certo calibro che, sempre pare, non li abbiano proprio cacciati via a pedate.

    Morale della favola: poche domande. Ognuno ascolta la musica che preferisce. Per chi non gradisce, il mercato offre ampia scelta. Significa considerarli una divinità? Amen allora ;-)

    RispondiElimina
  3. Ma perché ve la prendete tanto con questi meravigliosi ragazzi, bravi e talentuosi e non sprecate una parola con i vari Fedez e compagnia. Almeno loro per cantare hanno studiato e sanno come prendere le note, non è che parlano sulla musica.Se artisti del calibro di Barbra Streisand li ha chiamati per cantare con lei qualcosa vorrà dire. Ah! Scusate, dimenticavo, siamo in Italia dove il merito non conta.

    RispondiElimina
  4. Aw, vorrei avere a portata di mano una gif di Piero che ripete per la millesima volta "WE DON'T SING OPERA." o lirica, whatever. Operatic pop is a thing, yo (e diciamolo il termine POPERA è una delle robe migliori del mondo).
    C'è pure questo piccolo fatto che tutti continuano a basarsi solamente sull'ultimo EP che era un omaggio a Sanremo, non magari sugli altri 3 che comprendono canzoni originali, cover in varie lingue e di svariati generi musicali, anche se tutte reinterpretate a modo loro, ovvio (e quindi può piacere o no).
    Ma vabbé, si faranno conoscere pian piano e questa è decisamente una delle critiche meno cattive/acide (sono sempre sorpresa di come certa gente ce l'abbia con loro, nemmeno avessero preso a calci il loro cane). La battuta della soap opera argentina era carina e mi sto divertendo molto ad immaginarli che cercano di fare robe atletiche stile ninja con i loro bei completi di Armani. Sarebbero i tipi da cantarsi da soli la colonna sonora mentre rotolano da un'ombra all'altra?

    Dell'aver bisogno di un progetto musicale così o meno non saprei. Tanto per fare un esempio, io (IO) non ho bisogno di alcun rapper, eppure continuano a saltare fuori di continuo. Immagino che sia perché a loro piace quel genere di musica. E a qualcuno evidentemente piace quella de Il Volo (se non altro a loro tre). Almeno a parità di contenuti non particolarmente impegnativi della musica d'oggi, le voci ci sono, sono belle e le cover sono tutte di canzoni che hanno fatto la storia (non solo italiana, in concerto vanno da Frank Sinatra ad accenni di lirica vera e propria), quindi schifo non fanno.

    Ultimo punto di riflessione riguardo la loro fanbase: perchè ci sono così tanti scettici e confusi? Prima di tutto... sì, ai nostalgici piacciono, a molte persone adulte/vecchiotte piacciono, ai teneroni che li hanno visti da bambini con la Clerici piacciono... quindi già hanno quel mercato. Poi ci sono le ragazze/ragazzine. Prendete in giro finché volete i gusti delle ragazzine (atteggiamento odioso e maschilista yay): che siano effettivamente superficiali o meno, sicuramente hanno una certa forza.
    Per dire, gli One Direction sono 4/5 bei ragazzi con canzoni orecchiabili e sono una delle band più popolari al mondo. Facciamo gli snob quando ci pare, ma lo stesso si poteva dire dei Beatles (non che voglia compararli, ma ci sono delle similitudini di fanbase, no?). Hanno duettato con la Streisand, Domingo, Ramazzotti, la Pausini ecc, direi che si sono guadagnati dei favori anche dal pubblico di questi signori.
    Tutto ciò per dire che hanno sia una buona fetta di 'maturi', che una buona fetta di 'giovani' (la fetta che tira di più dal punto di vista economico. Le fangirl che tutti prendono in giro hanno una tenacità/dedizione non indifferente), quindi non vedo dov'è la confusione tbh.
    Popolarità meritata o no? Domanda più che stupida. Per me la coca cola è sopravvalutata e tifo più per l'estaté, ma vabbè. Vuole dir poco la mia opinione vista la soggettività dei gusti, no?

    Anonimo#03 out.

    RispondiElimina