Un disco di transizione. Questa è
la prima cosa che mi viene in mente ripensando a Parole in circolo, l’ultima
fatica discografica di Marco Mengoni, che abbiamo lasciato due anni fa mentre
era #prontoacorrere e che ritroviamo adesso, più maturato soprattutto artisticamente.
Di chilometri deve averne percorsi parecchi e il resoconto di questa corsa si
sente tuttora in questo nuovo lavoro; corsa che non è ancora finita, dal
momento in cui il sottotitolo dell’album è 1 di 2, a voler sottolineare che
questo disco altro non è che il capitolo uno di una playlist in divenire che il
giovane cantautore sta costruendo in questa lunga corsa verso un posto nella
musica italiana (e non solo), anche se un posto più che sicuro se lo è già
costruito. Ma Mengoni vuole andare oltre e lo ha dimostrato con ‘Guerriero’, il
primo singolo (doppio platino) con il quale ha dimostrato che si può avere
grande successo anche sperimentando (che sia da monito a tutti gli altri giovani
artisti italiani). Che a volte osare premia, e lui è stato sicuramente
premiato. Peccato che nel disco queste atmosfere così sperimentali riescano in
parte, perciò dico che “Parole in circolo” è un disco di transizione, una
playlist tra il Marco di #prontoacorrere e quello che sarà (probabilmente nella
direzione di Guerriero). Se da un lato questa sperimentazione è evidente in
brani come ‘Io ti aspetto’, ‘Come un attimo fa’, ‘ed è per questo’ e ‘Se io
fossi te’, in altri viene meno, a favore di quello spirito pop melodico a cui
spesso il giovane cantautore ci ha abituati (’Esseri umani’, ‘Invincibile’, ‘La
neve prima che cada’, ‘se sei come sei’ e ‘mai e per sempre’). Nel complesso è un bell’album, a mio parere
più coinvolgente e profondo del precedente, anche se da Marco ci aspettiamo ancora
qualcosa in più. Lui dice di ispirarsi a Stromae e Sia, speriamo riesca a
stupirci ancora in futuro così come ha fatto con Guerriero. Ho scelto di
recensire questo disco perché trovo che sia uno degli album italiani degli
ultimi anni più riusciti, che riesce ad unire ritmi elettro-pop e arrangiamenti
molto curati con testi profondi e alla portata di tutti.
VOTO: 8
Di seguito il giudizio delle
canzoni una ad una:
GUERRIERO: per chi ancora non la conoscesse, ‘La cura’ di Battiato
versione 2000. Ad ogni ascolto si coglie nell’arrangiamento una sfumatura nuova
e il testo è moderno e coinvolgente, soprattutto nell’inciso, in cui è celato
il messaggio della canzone stessa (e di tutto l’album).
ESSERI UMANI: con la seconda traccia torniamo in un contesto musicale
più pop. ‘Credo negli esseri umani che hanno coraggio di essere umani’. Un
semplice gioco di parole attorno cui ruota tutta la canzone, un inno
all’umanità e alla riscoperta di un concetto di uguaglianza che spesso va
dimenticato.
INVINCIBILE: prima vera ballad del disco. Impossibile non pensare a
’20 sigarette’ o ‘natale senza regali’ del precedente disco. ‘Un altro aereo
sta per decollare, ma il cuore resta a terra ad aspettare,non è che ha paura di
volare, è solo che non vuole mai partire’, uno dei tanti esempi di queste
parole in circolo, che paragonano in questo caso un nuovo amore come una nuova
occasione, un aereo che sta per decollare, ma forse non si è ancora pronti a
partire con esso. Emozionante.
IO TI ASPETTO: torniamo agli arrangiamenti elettronici. Uno dei
brani che apprezzo di più di questo album, proprio perché unisce un testo
d’amore che avrebbe potuto ‘adagiarsi’ perfettamente su un normale ballad, e
invece viene vestito con un ritmo dance, quasi alla Calvin Harris. Probabile
singolo.
LA NEVE PRIMA CHE CADA: il pezzo che più rimanda a ‘L’essenziale’.
Un testo poetico, un arrangiamento musicale elegante, la voce di Mengoni viene
messa particolarmente in risalto nelle parti basse. Da brividi.
COME UN ATTIMO FA: ritmi alla ‘Try’ di P!nk per questa sesta
traccia, altro esempio di come si possa unire un testo non troppo complesso e
articolato a ritmi internazionali e moderni.
ED E’ PER QUESTO: in questa traccia invece sembrano forti le
influenze di Tiziano Ferro, in particolare mi ricorda ‘Stop dimentica’. La cosa
bella di queste parole in circolo è che riescono a tirar fuori dai nostri
pensieri esperienze personali e ricordi,
e questa canzone è una di quelle che meglio ci riesce.
SE SEI COME SEI: uno dei pezzi sicuramente più pop del disco che
meglio mette in evidenza il legame col precedente disco. Molto autobiografico,
incita ad essere se stessi sempre e comunque. Pop.
SE IO FOSSI TE: il pezzo scritto insieme a Luca Carboni sembra
ritrovare in alcuni tratti lo stile ‘fiabesco’ di Guerriero anche se in questo
caso la tematica è diversa, legata all’amore tra due persone. Arrangiamento
molto internazionale e radiofonico.
MAI E PER SEMPRE: l’ultima traccia che chiude in maniera romantica
l’album, con una dichiarazione d’amore ad ogni singolo ascoltatore dell’album,
pur assumendo in alcuni tratti un senso autobiografico notevole. ‘Adesso che
chiudo la nostra emozione nella cassaforte in fondo al mio cuore, in caso
scordassi la combinazione, la scrivo su un foglio, è questa canzone’. Quale
miglior modo per concludere un gran bell’album, in attesa del capitolo 2.
-Cos-
Mi piace, mi ci identifico! Bravi, mi sembra una recensione obiettiva e senza eccessi nei due sensi. Ottimo il commento per ogni singolo brano. continuate così, complimenti!
RispondiEliminaGrazie di vero cuore per averlo letto tutto e aver donato un pò del tuo tempo alla lettura di quello che ho scritto! Continua a seguirci, mi raccomando! -Cos-
Eliminamolto bello quello che avete scritto di Marco! in attesa che Marco voli all'estero aspettiamo il secondo atto che secondo me sarà na bella botta di energia e di sperimentazione ....aspettiamo
RispondiEliminaCara Stefania, oltre che un grande talento, Marco è anche un artista molto umile. Sono sicuro che le sue parole in circolo arriveranno lontano. Grazie anche a te per aver dedicato il tuo tempo alla lettura della nostra recensione. Continua a seguirci! -Cos-
Elimina