giovedì 15 gennaio 2015

X

La fortuna di questo ragazzo forse è stata quella di non conformarsi mai alla massa, di ricercare uno stile del tutto unico e che allo stesso tempo lo rispecchiasse a pieno. Ha meno di 25 anni e nonostante ci ha avuto ben 4 nomination ai Brit Awards del 2015, senza contare gli innumerevoli premi che ha vinto nei due anni precedenti.
Il suo nome è Edward, ma tutti sono più abituati a chiamarlo Ed Sheeran.
Nel 2014 ha sbalordito tutti creando un album che riuscisse a mescolare il suo stile cantautoriale con dei generi del tutto nuovi: X (Multiply).
Ciò che avviene quando si ascolta una sua canzone è qualcosa di abbastanza speciale, perché si riesce ad entrare nel suo mondo con un passaporto che riesca ad aprire tutte le porte di ciò che ci trasmette il piccolo grande uomo dalla chitarra sempre in spalla.

Il pezzo che per me apre le porte a questo album è sicuramente Thinking Out Loud, canzone d’amore, che al contrario di molti tentativi che abbiamo visto in passato, riesce a conciliare un testo apparentemente semplice con un significato e una melodia altrettanto perfetti. Ciò che più mi emoziona quando ascolto le sue canzoni è la capacità di spiegare l’amore sotto un punto di vista non totalmente consono a ragazzo come lui. L’ottica che lui utilizza è più quella di un uomo che voltandosi spiega l’amore e la sua evoluzione, riuscendo a guardare negli occhi della sua amata come è scoccata la scintilla e come riesce a essere accesa dopo anni e anni.
Un esempio di tutto questo , oltre al pezzo nominato poco fa , è Photograph, dove tramite l’immagine di una fotografia vengono espressi tutti i ricordi di una giovinezza dove gli occhi non si chiudevano mai e il tempo era “congelato”:

<<When I'm away, I will remember how you kissed me
Under the lamppost back on Sixth street
Hearing you whisper through the phone
Wait for me to come home>> (Photograph)

Il cuore non può resistere alla penna di Ed, soprattutto se sforna un testo come Afire Love, che racconta con dolcezza e sensibilità il saluto a una parte importante della sua esistenza: sua nonna. Cammina , all’interno del testo, analizzando e sorridendo a ogni ricordo e ogni parola che la sua nonna diceva, concludendo con “alleluia”, un saluto che lui e gli altri membri della famiglia fanno in onore del sua presenza.

<<And my father and all of my family
Rise from the seats to sing hallelujah>> (Afire Live.)

Subito dietro a questo pezzo viene quasi spontaneamente il collegamento con Runaway, che con un ritmo decisamente più verso l’R&B e con una chitarra in primo piano tocca una tematica più delicata quanto rivelatrice di una sofferenza con il padre.

Voltando pagina, vi sono sicuramente pezzi più incentrati a mettere in evidenza una melodia e uno stile del tutto alternativo. Dont e Sing, i due singoli che hanno mostrato al pubblico il lato più “divertente” di questo album, sono nella mente di tutti, visto il grande successo che hanno avuto. Don’t vanta di un videoclip molto originale, che consiglio a tutti di vedere poiché il protagonista in questo caso è un pupazzo molto scatenato!
Un altro pezzo che merita di essere menzionato è sicuramente Shirtsleeves il cui ritmo si collega molto a Small Bump del vecchio album del nostro Ed. In questo caso però vediamo come si cerchi già una melodia più ricercata, con qualche strumento non “familiare” nel repertorio Sheeran. Un altro esempio di tutto questo è Bloodstream, all’interno del quale i cori si intrecciano perfettamente al beat e alla chitarra creando un’atmosfera alla Give Me Love!
Senza togliere niente agli altri pezzi, concludo questa recensione parlando di Take It Back, che personalmente rispecchia il vecchio Ed, quello dei locali, quello che nonostante gli fosse stato quasi “vietato” apriva i suoi concerti con “You need me “ , quello che amava pezzi alla Stan di Eminem e Dido. E’ proprio questo pezzo che con il solo accompagnamento della chitarra rispecchia il lato “deviante” del nostro caro cantautore, perché oltre a spiegar bene l’amore, ha in sé quel ritmo hip hop che solo lui riesce a rispecchiare senza cadere nel banale o nello scontato. E’ proprio questo pezzo che fa da tramite tra “ed Sheeran” (suo primo EP), “Songs write with amy” , “+(Plus)” e tutti i suoi Ep recenti.

Il talento che più ha questo ragazzo per me però è quella di amare talmente tanto la musica da spingersi oltre, perché voglio dire..chi riesce a riempire i più grandi stadi suonando due ore di concerto totalmente solo? Si ragazzi, perché il nostro Ed non ha una band, ma suona ogni pezzo solo, accompagnato solo dalla sua chitarra, due microfoni e la sua loop station.Questo significa sorprendere continuamente il pubblico!

-Reb-

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