Si intitola “Naif” il quarto album di Malika
Ayane che contiene 11 tracce prodotte tra Milano, Parigi e Berlino.
Come lei stessa ha affermato, questo cd racconta
attimi del suo presente, dieci tracce scritte tutte da Malika stessa con al suo
fianco l’immancabile Pacifico ed una cover di Vasco. Arrangiamenti moderni e
coinvolgenti. Un album dalle mille sfumature, che ci mostra una versione
spensierata di Malika, spensierata ma sempre raffinata, perché non bisogna
dimenticare che il secondo nome della Ayane è “classe”!
In questa recensione scritta a quattro mani,
tanto siamo soci e la pensiamo uguale (piu o meno :P), ve lo raccontiamo
traccia per traccia.
1.
Lentissimo
2.
Senza fare sul serio
3.
Tempesta
4. Blu
5. Ansia di felicità (Sonntag living)
6. Cose che ho capito di me (?)
7.
Adesso e qui (nostalgico presente)
8.
Dimentica domani
9.
Non detto
10.
Chiedimi se
11.
Vivere
La canzone con cui dà il benvenuto
all’ascoltatore ha delle atmosfere molto accomodanti. In ‘Lentissimo’ sembra
quasi tornare allo stile di ‘Malika Ayane’, il disco d’esordio, e, come per
voler mettere a proprio agio chi la ascolta, dice ‘l’attimo che conta è quello
che promette di sognare ora’. Per cui accomodatevi e gustatevi l’album. La
parola che dà il titolo alla canzone passa quasi inosservata: infatti la
troviamo al secondo verso ‘sembra il tempo scorra lentissimo’, in pieno stile
Malika.
E sempre di tempo si parla nella seconda
traccia, più movimentata, senza perdere quell’eleganza che da sempre
contraddistingue la voce e lo stile di questa grande cantautrice. Infatti in
‘Senza fare sul serio’ canta ‘lento può passare il tempo ma se perdi tempo, poi
ti scappa il tempo’ in un ritmo che ti entra nella testa e non esce più. In
‘Tempesta’ notiamo ancora la grande cura di questi arrangiamenti, sicuramente
dai sapori più internazionali. Il battito di mani che accompagna il ritmo ricorda
‘Tre cose’ del precedente album. Il filo conduttore dell’album, almeno fino a
qui, sembra essere il tempo: qui si parla di libertà (la libertà è un concetto
semplice se non ne sai il significato) e dell’importanza di vivere ogni singolo
momento, per quanto esso possa durare, purchè sia tempesta, intesa nel concetto
di vivere appieno tutto. Parte ‘Blu’ e ci ritroviamo a ballare e fare il
trenino su una spiaggia tropicale, un inno alla leggerezza con un ritornello
che entra in testa e non esce blu, ah no scusate, più.
In ‘Ansia da felicità’ canta contro
l’insoddisfazione personale e quindi
l’ansia di ricercare la felicità, quando in realtà basterebbe trovarla
nelle piccole cose che ci circondano: ‘chissà che non torni la voglia di perdersi,
rubiamo il vento da New York e di Berlino un cinema’.
Arriviamo così ad uno dei gioielli di questo
album, ‘Cose che ho capito di me (?)’: anche qui si avvertono le atmosfere
della prima Malika, quella che sembra cantare in una lista di cose il nostro
vero essere imperfetti, spogliandoci e (spogliandosi).
È la
volta della bellissima ‘Adesso e qui (nostalgico presente)’,brano presentato in
gara a Sanremo, che parte in maniera intimistica col suono di un carillon e
cresce man mano fino ad esplodere con i cori alla fine. Quel ‘se lo vuoi,
rimani’ iniziale è la chiave di tutta la canzone. Si parla di due persone che
si amano e che dopo tanto vissuto, dopo essersi conosciuti e mostrati all’altro
completamente, devono decidere se continuare. ‘Lasciarsi le mani non è quello che
ci spetta’, separarsi non deve essere il futuro di questi due amanti, le loro
mani non devono staccarsi ma devono essere strette per proseguire insieme. E di
nuovo il tempo, in questo ‘Nostalgico presente’ che istante per istante è la
porta d’ingresso verso questo domani insieme. ‘Adesso e qui’ non è solo poesia,
è eleganza, profondità, raffinatezza.
La traccia successiva, ‘Dimentica domani’ è una
dichiarazione d’amore passionale, la supplica di vivere questo momento insieme
alla persona che ti ama e che sta davanti a te. Ma conclude mettendo in dubbio
la possibilità che possa avvenire tutto ciò.
‘Non detto’ altra perla di questo album, c’è
invece una dichiarazione d’amore più dolce, più spensierata, che pronuncia le parole più importanti nel
ritornello in inglese ‘I love you more, than words can say’, un amore grande
che per dichiararlo le parole non bastano. Un brano che sicuramente
riascolterete all’infinito.
‘Chiedimi se’ che definirei una canzone da
‘titoli di coda’, infatti ha le parole e l’arrangiamento giusti per chiudere il
disco, come un bel film che anziché chiudersi con i nomi di tutti coloro che vi
hanno preso parte, si chiude con tutte le richieste che la cantante vorrebbe
sentirsi fare dal proprio amato.
Il disco si conclude con una bellissima
versione di Vivere, cover di Vasco Rossi, dove Malika sfoggia tutta la sua
classe.
Nel complesso un ottimo lavoro ed una Malika
diversa ad ogni suo album e mai banale.
Si conferma una grande interprete e cantautrice
ma soprattutto una delle più originali Artiste (da notare la A maiuscola) del
panorama musicale italiano, pregno di musica pop. Per questo ogni suo album va
apprezzato e gustato come un gioiello di raffinatezza ed eleganza rare.
Voto: 8.5
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