giovedì 12 febbraio 2015

NAIF

Si intitola “Naif” il quarto album di Malika Ayane che contiene 11 tracce prodotte tra Milano, Parigi e Berlino.
Come lei stessa ha affermato, questo cd racconta attimi del suo presente, dieci tracce scritte tutte da Malika stessa con al suo fianco l’immancabile Pacifico ed una cover di Vasco. Arrangiamenti moderni e coinvolgenti. Un album dalle mille sfumature, che ci mostra una versione spensierata di Malika, spensierata ma sempre raffinata, perché non bisogna dimenticare che il secondo nome della Ayane è “classe”!
In questa recensione scritta a quattro mani, tanto siamo soci e la pensiamo uguale (piu o meno :P), ve lo raccontiamo traccia per traccia.

1. Lentissimo

2. Senza fare sul serio

3. Tempesta
4. Blu
5. Ansia di felicità (Sonntag living)
6. Cose che ho capito di me (?)

7. Adesso e qui (nostalgico presente)

8. Dimentica domani

9. Non detto

10. Chiedimi se
11. Vivere


La canzone con cui dà il benvenuto all’ascoltatore ha delle atmosfere molto accomodanti. In ‘Lentissimo’ sembra quasi tornare allo stile di ‘Malika Ayane’, il disco d’esordio, e, come per voler mettere a proprio agio chi la ascolta, dice ‘l’attimo che conta è quello che promette di sognare ora’. Per cui accomodatevi e gustatevi l’album. La parola che dà il titolo alla canzone passa quasi inosservata: infatti la troviamo al secondo verso ‘sembra il tempo scorra lentissimo’, in pieno stile Malika.
E sempre di tempo si parla nella seconda traccia, più movimentata, senza perdere quell’eleganza che da sempre contraddistingue la voce e lo stile di questa grande cantautrice. Infatti in ‘Senza fare sul serio’ canta ‘lento può passare il tempo ma se perdi tempo, poi ti scappa il tempo’ in un ritmo che ti entra nella testa e non esce più. In ‘Tempesta’ notiamo ancora la grande cura di questi arrangiamenti, sicuramente dai sapori più internazionali. Il battito di mani che accompagna il ritmo ricorda ‘Tre cose’ del precedente album. Il filo conduttore dell’album, almeno fino a qui, sembra essere il tempo: qui si parla di libertà (la libertà è un concetto semplice se non ne sai il significato) e dell’importanza di vivere ogni singolo momento, per quanto esso possa durare, purchè sia tempesta, intesa nel concetto di vivere appieno tutto. Parte ‘Blu’ e ci ritroviamo a ballare e fare il trenino su una spiaggia tropicale, un inno alla leggerezza con un ritornello che entra in testa e non esce blu, ah no scusate, più.
In ‘Ansia da felicità’ canta contro l’insoddisfazione personale e quindi  l’ansia di ricercare la felicità, quando in realtà basterebbe trovarla nelle piccole cose che ci circondano: ‘chissà che non torni la voglia di perdersi, rubiamo il vento da New York e di Berlino un cinema’.
Arriviamo così ad uno dei gioielli di questo album, ‘Cose che ho capito di me (?)’: anche qui si avvertono le atmosfere della prima Malika, quella che sembra cantare in una lista di cose il nostro vero essere imperfetti, spogliandoci e (spogliandosi).
 È la volta della bellissima ‘Adesso e qui (nostalgico presente)’,brano presentato in gara a Sanremo, che parte in maniera intimistica col suono di un carillon e cresce man mano fino ad esplodere con i cori alla fine. Quel ‘se lo vuoi, rimani’ iniziale è la chiave di tutta la canzone. Si parla di due persone che si amano e che dopo tanto vissuto, dopo essersi conosciuti e mostrati all’altro completamente, devono decidere se continuare. ‘Lasciarsi le mani non è quello che ci spetta’, separarsi non deve essere il futuro di questi due amanti, le loro mani non devono staccarsi ma devono essere strette per proseguire insieme. E di nuovo il tempo, in questo ‘Nostalgico presente’ che istante per istante è la porta d’ingresso verso questo domani insieme. ‘Adesso e qui’ non è solo poesia, è eleganza, profondità, raffinatezza.

La traccia successiva, ‘Dimentica domani’ è una dichiarazione d’amore passionale, la supplica di vivere questo momento insieme alla persona che ti ama e che sta davanti a te. Ma conclude mettendo in dubbio la possibilità che possa avvenire tutto ciò.
‘Non detto’ altra perla di questo album, c’è invece una dichiarazione d’amore più dolce, più spensierata, che  pronuncia le parole più importanti nel ritornello in inglese ‘I love you more, than words can say’, un amore grande che per dichiararlo le parole non bastano. Un brano che sicuramente riascolterete all’infinito.
 ‘Chiedimi se’ che definirei una canzone da ‘titoli di coda’, infatti ha le parole e l’arrangiamento giusti per chiudere il disco, come un bel film che anziché chiudersi con i nomi di tutti coloro che vi hanno preso parte, si chiude con tutte le richieste che la cantante vorrebbe sentirsi fare dal proprio amato.
Il disco si conclude con una bellissima versione di Vivere, cover di Vasco Rossi, dove Malika sfoggia tutta la sua classe.
Nel complesso un ottimo lavoro ed una Malika diversa ad ogni suo album e mai banale.
Si conferma una grande interprete e cantautrice ma soprattutto una delle più originali Artiste (da notare la A maiuscola) del panorama musicale italiano, pregno di musica pop. Per questo ogni suo album va apprezzato e gustato come un gioiello di raffinatezza ed eleganza rare.
Voto: 8.5
                                                                                    Cos-Etta

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