Se qualche mese fa mi avessero parlato di Fedez, probabilmente avrei
pensato all’ennesimo rapper che cerca di emulare quelli che fanno seriamente il
mestiere (e il genere). Ma sono dell’opinione che solo gli stupidi non cambino
idea. Ed ora sono qui, dopo aver ascoltato tutto il suo disco Pop-hoolista (e
per curiosità anche il precedente), pronto a ricredermi. Fedez non si
può definire solo un rapper. Basta anche solo vedere la cura con cui scrive i
suoi testi e con cui organizza ogni singolo istante del suo tour. Tra tutti i
testi dell’ultimo suo lavoro, oltre alla bellissima ‘Magnifico’, spicca anche
questo nuovo singolo, in rotazione radiofonica dal 27 Marzo scorso, “L’amore
eternit”, in cui duetta con una delle voci più belle e originali del panorama
musicale italiano attuale, Noemi, che esplode nel ritornello e domina negli
ultimi due minuti del pezzo.
La canzone è un continuo parallelismo tra una storia
d’amore e lo stato italiano, ‘perchè’, come spiega lo stesso Fedez, ‘prima ti fotte
e poi ti abbandona’. Ma io ci vedo molto di più in questo singolo. Ci vedo
l’amore, quello vero, quello forte, quello che credi essere eterno e che invece
si rivela essere una maschera che cela un altro fine (in questo caso la fama e
la notorietà, sfruttando quella dello stesso Fedez), rivelandosi tossico
proprio come l’eternit, e che lascia un segno, un segno in più, magari un segno
proprio come quei tatuaggi che riempiono il corpo di Fedez.
Una bella prova e un duetto più che riuscito, il mix
tra le due voci è davvero sorprendente. Il video (diretto da Mauro Russo a San Pietro
Vernotico, in provincia di Lecce)dovrebbe uscire proprio in questi giorni e
come ha detto lo stesso Fedez “per il video ho pensato a un corto. Lo script è
talmente forte che tutte le aziende con cui ci eravamo accordati per dei
product placement, si sono tirate indietro. Lo manderò a qualche Festival“.
In attesa del video noi intanto ci godiamo questa
bella canzone scaricabile da itunes e da tutte le piattaforme digitali.
-Cos-
Di seguito il testo:
Guardo dal telescopio l’universo
femminile
scrivo fine in un secondo se in
te c’è un secondo fine
lo so è brutto da pensare, mi aspetto
che ti piaccia stare
sotto le coperte e non sopra le
copertine
l’amore a prima visa è un
sentimento splendido
mi ha detto un indovino che legge
le carte di credito
vomito, amore tossico, per me sei
stata il mio primo bacio
sulla bocca dello stomaco.
A volte sembra che mi sfidi ma
non mi spaventi
nella vita hai provato più
vestiti che sentimenti
istruzioni di lavaggio per cuori
sintetici
ti prego dimmi che mi ami, potrei
persino crederci
e tutte le tue amiche fanno un
muro da spavento
i miei tatuaggi non sono di loro
gradimento
io sono sporco all’esterno ma
giudicare le apparenze
è l’atteggiamento tipico di chi è
sporco dentro.
Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece
no
in fondo anche tu, sei solo un
segno in più
che sulla pelle fa più male
continuerà a bruciare anche se
ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un
segno in più.
A volte è Dio che sbaglia la tua
ordinazione
per questo se chiudi la porta si
apre un burrone
sei il mio punto debole, la mia
causa di forza maggiore
un senso di rivoluzione, un golpe
al cuore
più truccata di un appalto su uno
scorcio suggestivo
se ti guardo a luci spente sei un
tramonto abusivo
inverti lo schema e cambi anche
il teorema
prima eri un problema di cuore
ora sei il cuore del problema
Non ho difficoltà a dirti quel
che penso in faccia
anche se non sembra so bene
quello che faccio
la verità è che ho invertito il
senso di marcia
da quando ho avvertito il senso
di marcio
arrivi portando brividi e scappi
lasciando i lividi
gli opposti si attraggono ma
amano i propri simili
sentimenti tossici per loro non
c’è cura
perché l’amore eternit finchè
dura.
Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece
no
in fondo anche tu, sei solo un
segno in più
che sulla pelle fa più male
continuerà a bruciare anche se
ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un
segno in più
Fermo immagine sembra appartenere ad un’altra vita
un cielo instabile che quasi
sembra piangere
ed io che torno tardi sola e
penso che
di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece
no
e invece no, e invece no
Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece
no
in fondo anche tu, sei solo un
segno in più
che sulla pelle fa più male
continuerà a bruciare anche se
ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un
segno in più
Di storie ce ne sono tante
pensavo fossi l’ultima e invece
no
in fondo anche tu, sei solo un
segno in più
che sulla pelle fa più male
continuerà a bruciare anche se
ora lo so
che in fondo anche tu sei solo un
segno in più.
Bellissima canzone e soprattutto fantastica Noemi!
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