sabato 21 marzo 2015

IL MIO BLU

L’arte non è mai univoca, uno stormo di uccelli che migra è uno spettacolo mozzafiato ma lo è anche il bambino che guarda con occhi stupiti.
Un quadro di Monet è arte ma lo sono anche le emozioni che ci suscita e di questa consapevolezza Grazia Di Michele ha fatto tesoro creando un album che è un doppio capolavoro perché da ogni canzone è nato un quadro che  il pittore Fabio Salafia ha  dipinto lasciandosi ispirare dalle atmosfere create dalla Di Michele.
Anche per questo progetto la cantautrice ha deciso di avvalersi dell’aiuto del trio jazz Di Sabatino, con il quale aveva già lavorato all’album precedente “Giverny” anche esso un chiaro richiamo alla pittura, Giverny infatti è il giardino dove Claude Monet ha dipinto molti dei suoi quadri.
I lavori della Di Michele sono molti ma poco conosciuti al grande pubblico.  Io vi consiglio di andare ad ascoltare i suoi album precedenti tutti estremamente curati e raffinati e con testi di grande cantautorato. (Potete trovare Il mio blu, Passaggi Segreti e Respiro anche su spotify)
Il mio blu è un album particolare, non immediato, che come lei stessa ha dichiarato in questa video intervista a Repubblica, va ascoltato con pazienza, non in macchina o mentre si sbrigano faccende in casa.
Sedetevi  e prendetevi del tempo perché non è un album ricreativo, non troverete divertenti distrazioni  o canzoni da cantare sotto la doccia.




L’album si apre con Colori: ascoltandola si ha la sensazione di stare davanti ad un quadro e mentre lo osserviamo i colori  prendono forma, diventano pensieri, storie.
Il mio blu è la title track dell’album ed  è la storia di un amore finito ma che rimane dentro, nonostante si provi a vivere una vita nuova.
“L’uno di fronte all’altro gli occhi tuoi contro i miei e ancora bruci dentro adesso come ieri”

Paolo e Francesca è una descrizione dell’affanno di vivere, della superficialità,  del com’è difficile cercare ancora Amore!
“Sperando che la vita si distragga e ci abbandoni qui tra i nostri affanni”

Nel disco si susseguono canzoni d’amore malinconiche e profonde come Come dondola, Notturna, Rumba Indigo e L’amore è uno sbaglio in cui troviamo una piacevole collaborazione con Mario Venuti.
Se questo è amore narra di un amore malato, di un uomo che non riesce a dare alla sua donna quello che merita ma solo bugie e violenza.  

“Se questo è amore non l’ha cercato mai nel volo cieco dei sogni che non hai, 
nella menzogna triste e feroce della vita che lei dai.”

Nuvola, Nel mio infinito e Bianco sono i miei brani preferiti. Eleganti nel testo e nella musica, più di semplici canzoni, sono quadri in parole.
“Sembra pioggia invece è solitudine che cola giù dai vetri 
mentre l’acqua lava via l’ennesima malinconia” 
(Nel  mio infinito)

Uno spazio tutto suo merita Io sono una finestra. Brano intenso e struggente che la Di Michele ha voluto dedicare al suo amico Mauro Coruzzi con il quale ha scelto di cantarlo. La cantautrice ha scritto in maniera magistrale su un problema sempre più pressante nella nostra società: il pregiudizio. Con parole eleganti, a volte anche difficili, ha descritto lo stato d’animo di chi ne è vittima.
L’album si conclude con una rivisitazione in chiave Jazz del suo brano più famoso: Le ragazze di Gauguin, operazione graditissima e ben riuscita ma che per quanto mi riguarda non può in nessun modo sostituire il primo amore!

Nel mio blu è un album studiato, curato; un album da ascoltare, digerire e poi amare.


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